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lunedì 30 aprile 2012

da La banda della tisana.


hemerocharacter: Elsa pensa #1 (se ti cancello che mi lasci?)

Spegne la tv. 
Spegnere la tv è un gesto che le procura piacere. 
Piacere? Quale? Come? Dove? Perché? dov'è il piacere in questa vita? dove?
Non c'è. Punto. Elsa pensa che il piacere sia finito: sia finito in amore. sia finito sul lavoro. sia finito. punto. perché il piacere non è indefinito, ma appunto 'finito'. Punto. 
Finito (sussurra tra sé e sé dopo aver premuto il pulsante di spegnimento sul telecomando).
Si avvicina allo schermo. Ci si specchia: si guarda su quello specchio scuro e pensa. 
Elsa pensa che qualcosa non va. Non va più. Elsa non va più a lavoro felice. Elsa non va più dal parrucchiere e i suoi capelli neri e ricci ne avrebbero davvero bisogno. Invece sono un cespuglio, i capelli.
I capelli sono un cespuglio che copre i pensieri (neri pure quelli) che ci stanno sotto.
I pensieri stanno sotto i capelli, e sono nascosti (tu che i capelli non li hai dove nascondi i tuoi pensieri? Dove? Eppure non riesco più a capire cosa pensi, tu senza capelli che ti nascondono i pensieri).

Elsa pensa che questo divano sia da rassettare, come pure la cucina, la casa. Tutto. 
Come pure i pensieri, i pensieri e tutto.
La casa è lo specchio di chi ci abita, inutile specchiarsi nello schermo della tv per nascondersi il più delle cose, ché quello specchio non è, ché quello è uno specchio nero e sul nero poco si vede, e il nero sfina, e il nero è elegante e sta bene su tutto e con tutto. E tutto.

E tutto va strano.
Mica male, no. Non va male. 
Ma va strano.

Elsa pensa che il momento in cui si spegne la tv è un momento di potere.
Potere.
Poterlo fare.
Spegnere.
Spento.
Punto.
Posso.
Potere.

Posso potere.
Posso volere.
Voglio potere.
Voglio spegnere.
Vorrei spegnere l'amore.
L'amore, che parola è 'amore'. è desemantizzata quanto cazzo per quanto le riguarda, è sicuro una delle più usate. che cazzo di parola è 'amore'. 
Pum.
Spegnere amore.
Volere amore.
Non potere amore.
Non potere.
Spegnere.
Non si spegne.
Punto.
Non posso.
Non voglio?

Elsa pensa che vorrebbe avere un telecomando tra le mani per spegnerti subito. Spegnere l'idea che ha di te. Nella mente. Cancellarti. L'idea che ormai si è fatta, l'idea che forse da sempre si è fatta. Ma noi amiamo un'idea? Vorrebbe ritagliare, Elsa pensa, la tua figura dal suo mondo. 
Pum. Manca.
Poi mancheresti.
Mancherebbe la tua figura.
Come nei giochini con la carta quando ritagli lungo la linea.
Se ti ritagliasse lungo la linea, Elsa, cosa le resterebbe? Già lo sa: lo spazio vuoto (che è quello che ha sempre avuto in mano). Lo spazio vuoto. Punto. Lo spazio vuoto. Punto. Perché la figura se l'è presa qualcun altro. 
Qualcun altro s'è preso la figura.
E la userà a suo piacimento.
A suo piacimento.
Suo e suo.
Suo. Loro.
Elsa pensa che in fin dei conti se ne frega.
E forse può spegnere.
Potere.
Volere.
Amore... via.
(ma poi? se ti cancello che mi lasci?)

HD

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